Cambiamenti in atto…

Non ho scritto in questo blog per un bel po’ di tempo, non perché non avessi altre cose da dire, ma perché ho passato un periodo di grande rinnovamento, soprattutto dal punto di vista degli obiettivi su cui mi sono focalizzato e a cui mi sono predisposto.

In particolare, dopo l’annuncio pubblico di ChatGPT-3, il blocco dei servizi per l’Italia da parte di OpenAI per effetto delle richieste di chiarimenti del Garante alla Privacy italiano, il mio interesse verso l’intelligenza artificiale (AI) è aumentato esponenzialmente.

In effetti è tutto il fenomeno dell’AI che è aumentato esponenzialmente, dato che, da quel momento, tutto il mondo IT (e non IT) si è orientato a cercare di capire quale impatto avrà nel prossimo futuro questa nuova tecnologia.

OpenAI e le altre grandi aziende che si stanno cimentando in questi progetti, a loro volta stanno pubblicando periodici aggiornamenti, nascono nuovi progetti AI, i giornali ne parlano, la politica si interroga, gli economisti in gran parte ci sperano, la società e i sindacati si spaventano per i rischi collaterali che potrebbero esserci.

Insomma, all’improvviso è arrivato un grandissimo “uragano” di iniziative, di notizie, di prodotti, di esperimenti, di progetti e molto altro… e non se ne andrà molto presto.

Anzi, contrariamente al fenomeno (flop?) del metaverso, probabilmente questa nuova tecnologia è destinata a rimanere per sempre.

Cosa fare? Restare fermi a guardare e rischiare veramente di essere travolti (e forse danneggiati) dalla AI, oppure mettersi in gioco e “avvicinarsi al nemico” per farselo amico e cercare di trarre il maggiore vantaggio possibile?

Io ho deciso di prendere la seconda strada: conoscere la AI e trarne vantaggio.

Per prima cosa ho frequentato tre corsi: uno sul Project Management e due sull’Intelligenza Artificiale e sul Machine Learning (uno teorico e uno pratico).

Grazie all’amico Giusto Moreno e a suo figlio Nicholas di Officina Tecnologica (https://officinatecnologica.com/ (Intelligenza Artificiale Conversazionale – Officina Tecnologica)) ho potuto iniziare a utilizzare gli “Azure Congnitive Services” di Microsoft per fare alcuni esperimenti e iniziare a lavorare su progetti concreti che, spero, porteranno a risultati importanti (tra cui la possibilità, per me, di sganciarmi dal mio lavoro attuale e di mettermi in proprio).

Ovviamente non posso parlare in dettaglio di questi progetti (è un possibile “core business” per me e per Officina Tecnologica), ma non escludo di pubblicare in futuro alcune informazioni sulle AI dal punto di vista concettuale, ma anche pratico, laddove le informazioni siano di pubblico dominio.

Stay tuned!

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