I social network nella Pubblica Amministrazione

Per molte persone, la combinazione "social network + pubblica amministrazione" significa solo uno spreco di tempo da parte del dipendente pubblico, ma non è una percezione sempre reale. Vediamo perché.

La Pubblica Amministrazione è spesso vista dai cittadini italiani come un dinosauro: lenta a muoversi, burocratizzata, lontana dalla gente e dalla tecnologia emergente. A sua volta, il dipendente pubblico è visto, talvolta, come qualcuno che "scalda la sedia", un privilegiato, qualcuno che potrebbe fare di più.

Indubbiamente, come in molte organizzazioni pubbliche e private, ci sono alcune persone che rendono poco, per propria mancanza di volontà o per mancanza di capacità. La stragrande maggioranza, però, fa tutto il possibile per riuscire a dare un servizio concreto con le sempre più scarse risorse a propria disposizione. Purtroppo, come si dice, "fa più rumore un albero che cade che cento che crescono" e quindi le notizie di sprechi, di inefficienze e di abusi fanno crescere la percezione negativa delle persone. Con questo articolo vogliamo invece far capire che ci sono anche molti alberi che crescono anche se non riusciamo a sentirli.

Negli ultimi anni, i social network (Facebook, Twitter, YouTube, Linkedin e altri) hanno visto un’enorme crescita di consensi anche in Italia, notoriamente arretrata dal punto di vista informatico e tecnologico. Basti pensare che nel 2009, gli Italiani iscritti a Facebook erano circa 1.000.000 e oggi sono quasi 20.000.000. Una crescita esponenziale che ha comportato una presa di coscienza a livello nazionale dell’importanza del fenomeno.

Venti milioni di Italiani corrisponde a circa un terzo della popolazione: il "popolo del web" sta diventando una delle più grandi comunità virtuali d’Italia, composta da persone di tutti i ceti sociali, di tutte le età (dalla pre-adolescenza ai "grandi anziani"), di tutti gli orientamenti politici, religiosi, morali e sociali.

Di fronte a questi numeri, la Pubblica Amministrazione non può restare indifferente. Inizialmente, molte Amministrazioni hanno bloccato la possibilità ai propri dipendenti di accedere a siti come Facebook e YouTube, proprio per impedire l’utilizzo eccessivo e privato di tali strumenti a scapito dei propri compiti istituzionali. Tuttavia qualcosa sta cambiando: la politica ha recentemente scoperto quale possa essere la forza di un movimento così consistente di persone, mentre la società civile l’ha scoperto con un po’ di anticipo (associazionismo, volontariato, solidarietà, informazione libera e così via). Ora è il momento della Pubblica Amministrazione, soprattutto locale, che sta iniziando a scoprire questi nuovi canali per avvicinarsi di più alla gente.

Ecco quindi che ci sono delle realtà, come l’Ufficio Informagiovani del Comune di Belluno (ved. figura), che hanno capito come i social network e il web (http://www.bellunogiovane.it/) possano raggiungere tanti giovani, tante persone che cercano lavoro o altre opportunità per crescere culturalmente e per "fare rete".

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Cerchiamo di capire come cambia il rapporto tra il Comune di Belluno e i cittadini, attraverso il web, dalle parole dell’assessore alle Politiche giovanili e dei Servizi informatici, Marco Da Rin Zanco, e delle operatrici dell’Ufficio Informagiovani, Raffaella Da Ros e Nunzia Gabriele, che giornalmente si occupano della comunicazione via web con i giovani.

Come avete avuto l’idea di aprire un profilo Facebook?

(risponde l’assessore alle Politiche giovanili, Marco Da Rin Zanco) Tutto è iniziato dalla semplice osservazione della realtà. Le Politiche giovanili del Comune di Belluno non potevano non essere presenti su Facebook, proprio per realizzare la nostra vision, secondo cui è l’istituzione Comune che si muove per incontrare i giovani là dove essi vanno, percorrendo e contribuendo a costruire nuovi luoghi di comunicazione.

L’Informagiovani, collocato funzionalmente all’interno del Servizio Informazioni e Relazioni con il Pubblico, quindi con un’accezione essenzialmente comunicativa, è un servizio che parla e interagisce con i giovani e, data la natura dei suoi interlocutori, è sempre stato pioniere, rispetto ad altri uffici comunali, nella sperimentazione dell’uso e nella frequentazione dei nuovi canali di comunicazione.

Dall’invio di SMS, alla creazione di Newsletter informative, passando per YouTube e arrivando a Facebook, appunto, l’Informagiovani vive le nuove tecnologie come imprescindibili luoghi in cui incontrare i ragazzi e comunicare con loro.

Proprio il fatto di avere come target di riferimento la fascia giovanile della popolazione, più vicina e sensibile all’uso di Internet, ha permesso e permette diverse sperimentazioni che, una volta affinate, consentono ai servizi e le modalità comunicative “web based” di estendersi progressivamente a un pubblico sempre più numeroso, per costruire un sistema che semplifichi realmente l’accesso ai servizi comunali.

Detto questo, la faccia dell’Informagiovani non poteva proprio mancare, nel grande libro di Facebook, dapprima solo come Profilo e ora anche come Pagina ufficiale.

Avete avuto delle resistenze da parte dell’Amministrazione comunale oppure dal servizio informatico del Comune e, se sì, come le avete superate?

(rispondono le operatrici) Assolutamente no! Anzi, sia dall’Amministrazione, che ha dato l’input, che dai colleghi del CED abbiamo ricevuto supporto e massima disponibilità per esplorare in maniera istituzionale queste nuove opportunità di comunicazione.

Questo nostro percorso è stato sostenuto anche attraverso occasioni formative curate da esperti della comunicazione web che ci hanno aiutato a valutare le varie possibilità e i rischi cui si incorre nella gestione di questo tipo di relazione.

Quale è stata la risposta dei giovani, sia in termini di quantità, sia di qualità dei contatti?

I giovani hanno accolto entusiasti questa modalità di comunicazione in un ambiente che usano abitualmente, dimostrando di accettare senza difficoltà la presenza pionieristica di un interlocutore “istituzionale”, che si rapporta con loro utilizzando gli stessi canali. Quindi, sia con i Social Network – Facebook tra tutti – che con Youtube, chi ci conosceva meglio “di persona” ha suggerito ai suoi contatti la nostra amicizia o ha promosso il “mi piace” per la nostra Pagina.

Attualmente abbiamo 2286 amici nel profilo, 544 “estimatori” della Pagina, 1505 iscritti alla Newsletter dei concorsi e 1935 utenti registrati al Portale. Facebook, comunque, è una vetrina, un luogo di conversazione leggera. Le richieste di informazioni su temi specifici arrivano via messaggio privato, oppure continuano ad arrivare via email o fatte di persona. Facebook è efficace e aiuta a veicolare lo spot veloce, permette di coinvolgere su temi generici, di diffondere opinioni o promuovere iniziative. E’ un muro verticale su cui sedersi ad ascoltare e a parlare. E’ una pagina su cui lanciare e raccogliere messaggi di portata generale, rivolgendosi a un target individuato con una certa approssimazione. E’, comunque, un luogo interessante dove raggiungere con una sola azione, in potenza, una collettività importante.

Il vostro Ufficio si chiama Informagiovani: questo significa che la vostra popolazione di riferimento è costituita solo da giovani, oppure avete dei contatti anche da persone un po’ più avanti con gli anni (es. dai 40 anni in su)?

Gli Informagiovani sono in attesa di una determinazione normativa che, a livello nazionale, unifichi le ottime esperienze che negli anni si sono affermate sul territorio. Secondo la definizione data dalla Segreteria Tecnica del Coordinamento Nazionale Informagiovani, l’Informagiovani è “un servizio pubblico che promuove l’informazione, l’orientamento e la partecipazione attraverso un piano integrato di comunicazione multicanale finalizzato alla crescita socio culturale delle nuove generazioni”.

Oltre alle nuove generazioni, però, si rivolgono a noi anche persone un po’ più “adulte”, alla ricerca di informazioni per sé stesse, oppure i genitori che arrivano per conto dei figli…

La nostra mission resta comunque anche quella di espandere la conoscenza del nostro servizio tra i ragazzi under 18 che possano poi mantenerci come riferimento per tutte le tappe della loro vita in ogni settore. A questo proposito, curiamo progetti rivolti all’utenza giovanile da sempre, come ad esempio l’Estate Partecipando (programma di micro stage estivi dedicati ai giovanissimi in vari uffici comunali, per un “assaggio” del mondo del lavoro) o accogliamo le visite delle scuole medie inferiori che annualmente vengono accompagnate dai propri insegnanti presso il nostro servizio per un primo contatto.

Quali sono le richieste più comuni della vostra utenza?

Le richieste spaziano su un ventaglio ampio che va principalmente dall’ingresso nel mondo del lavoro, scuola, formazione professionale, fino ad arrivare alle informazioni sulle esperienze all’estero o sui corsi sportivi.

Le richieste più comuni si attestano proprio sul tema del lavoro (dalla consultazione delle offerte, alla stesura del Curriculum Vitae) e sulle opportunità di formazione specifica e continua.

Quale, invece, è stata la richiesta più strana che avete ricevuto?

In fondo, per noi nessuna richiesta è strana, perché le curiosità e le domande dei nostri utenti possono concorrere tutte alla loro “crescita socio culturale”. Certo, con questo assunto di base, ci è capitato comunque più volte di stupirci, per esempio, di fronte alla richiesta di far brevettare un’idea o a quella di trovare l’anima gemella.

Il vostro Ufficio si è relazionato anche con altri uffici pubblici più o meno lontani che hanno iniziato questo tipo di esperienza? Se sì, quali?

Noi siamo partiti senza prendere contatti particolari, ma nel corso dell’attività abbiamo interagito con altri Informagiovani, confrontandoci sulle nostre diverse esperienze. Osserviamo costantemente l’attività di due tipologie di soggetti: da un lato, Enti o istituzioni che conosciamo nel mondo reale come fonti di informazioni e che, quindi seguiamo anche nel Social Network (un esempio per tutti, l’Associazione Eurocultura, di Vicenza, per il settore delle opportunità all’estero); oppure, dall’altro, cerchiamo le realtà che hanno fama di sapersi muovere bene nel Web, per avere… buone frequentazioni!

Facebook e il web sono solo dei canali in più per comunicare oppure permettono anche di realizzare dei risparmi per il Comune di Belluno o per i vostri utenti?

Senza dubbio Facebook permette di risparmiare in alcune comunicazioni, per esempio, sostituendo telefonate e SMS rivolti a gruppi mirati. Un caso pratico: per l’ultima edizione del progetto “Estate partecipando”, abbiamo creato un gruppo su Facebook con tutti i partecipanti che avessero anche un profilo FB e abbiamo utilizzato quello spazio per scambiarci aggiornamenti e informazioni di servizio.

Inoltre, molto del marketing non convenzionale passa attraverso i Social media e, di riflesso, questo comporta minori spese in termini di stampa di volantini, manifesti, inserzioni pubblicitarie. Le stesse inserzioni a pagamento su Facebook, che abbiamo sperimentato, offrono un buon rapporto costo/contatto.

Per gli utenti di questi luoghi di comunicazione, la nostra diffusione di informazioni rappresenta senza dubbio un risparmio di tempo, perché molte cose si possono risolvere con un post o lo stesso post può sostituirsi a ore di navigazione alla ricerca di opportunità e informazioni.

Vi ritenete soddisfatti del risultato raggiunto oppure state già pensando al futuro? E’ possibile anticipare qualche iniziativa a cui state già pensando?

(risponde l’assessore alle Politiche giovanili, Marco Da Rin Zanco) Siamo soddisfatti del feedback e del sistema avviato, che ci permette una buona integrazione di canali comunicativi, che spaziano dal luogo fisico dello sportello, passando attraverso telefonate e sms, per arrivare a Internet e Facebook. I contatti hanno un trend di crescita costante.

Va da sé, però, che la comunicazione, soprattutto quella che si rivolge ai giovani, è in continuo movimento e non ci possiamo permettere atteggiamenti pigri e nemmeno accontentarci di formule che sono andate bene in passato, ma non colgono gli stimoli continui e le nuove richieste del presente e del futuro.

Per i prossimi mesi, intendiamo pubblicizzare il nostro utente di Skype e utilizzare proprio questo canale per aprire un’ulteriore finestra via chat (e via telefono). Proprio attraverso questo canale, in via sperimentale, vogliamo avviare delle consulenze “telefoniche”, su appuntamento, con un esperto di opportunità di studio, lavoro e stage all’estero, opportunità che ritengo determinanti per il futuro professionale dei giovani, sia in Italia che fuori, e per una crescita complessiva della persona che renda soprattutto i giovani capaci di muoversi con maggior consapevolezza e con maggiori risorse all’interno dell’odierno sistema economico e professionale. Un’impresa ambiziosa, senz’altro, ma è anche questo che i giovani ci chiedono.

Schema di Visual Studio .NET

La seguente immagine rappresenta le tecnologie e gli elementi che fanno parte di Visual Studio (anche nella prossima versione, attualmente denominata "Visual Studio 11") e lo schema sintetico delle relazioni che intercorrono tra le varie parti.

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Fonte: slide di Jason Zander "What’s new in Visual Studio 11"
codice TOOL-820F, per la conferenza BUILD

Visual Studio 11 in pillole [1] – Code-Clone Analysis

Lo strumento Code-Clone Analysis (analisi di codice clonato) in Visual Studio 11 esamina la soluzione cercando eventuale codice duplicato e permettendo, così, di riunire tale codice in uno o più metodi comuni.

Lo strumento è stato sviluppato in modo molto intelligente, in quanto non si limita a cercare semplicemente dei blocchi di codice identici, ma cerca tutti i costrutti che sono simili dal punto di vista semantico, utilizzando la ricerca euristica sviluppata nei laboratori di Microsoft Research.

Un altro strumento per migliorare la qualità del codice, per aumentare la produttività, per organizzare meglio il nostro codice e renderlo più manutenibile.

Microsoft Robotics Developer Studio 4 Beta

E’ un ambiente programmabile basato su .NET liberamente disponibile per costruire applicazioni di robotica.

Può essere utilizzato da sviluppatori professionali e non-professionali, così come da appassionati (per hobby): http://www.microsoft.com/download/en/details.aspx?id=27546.

La ricca dotazione di moderne applicazioni Microsoft per lo sviluppo in ambiente .NET aggiunge un altro tassello…

Windows "8", Visual Studio 11 e MS Blend 5 (tutti i "Developer Preview")

Può sembrare incredibile, ma per la prima volta nella storia di Microsoft è stata resa disponibile una versione "pre-beta" di un sistema operativo Windows (il "futuro" Windows 8), con preinstallata la "pre-beta" del sistema di sviluppo Visual Studio 11 e la "pre-beta" del software Microsoft Blend 5.

Prima di tutto Windows 8: la nuova versione adotta un’interfaccia utente con lo stile Metro, simile a Windows Phone 7, come aspetto e come funzionalità (comprese quelle touch). In ogni caso chi non ha uno schermo touch-screen potrà utilizzare il mouse come di consueto.

E’ anche sparito il menu Start e questo sicuramente spiazzerà molti. Tuttavia in un altro post ho dato le indicazioni per riattivare questo comodo (si o no?) menu.

Per scaricare Windows Developer Preview (in lingua inglese), potete andare alla seguente pagina: http://msdn.microsoft.com/en-us/windows/apps/br229516.

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Qui trovate tre opzioni per il download:

  • la prima permette di scaricare la versione completa (4,8 GB) comprensiva di tutti gli strumenti di sviluppo preinstallati: Visual Studio 11 Express e Microsoft Expression Blend 5, oltre che altri strumenti specifici (Windows SDK for Metro e 28 applicazioni in stile Metro). Questa versione è a 64 bit (non è disponibile a 32 bit);
  • la seconda opzione è sempre una versione a 64 bit (3,6 GB), ma contiene solo Windows, senza gli strumenti di sviluppo;
  • la terza opzione è la versione a 32 bit (2,8 GB), e anche in questo caso abbiamo solamente Windows.

Per gli sviluppatori che vogliono provare le pre-beta, quindi, non resta che scaricare la versione "with developer tools" a 64 bit e masterizzarla su un DVD double layer, vista la dimensione del file ISO.

Per installare Windows, poi, avrete la necessità di avere un hard disk vuoto o che potete comunque formattare. La nuova versione Windows, poi, ha un nuovo boot manager grafico che vi permette di selezionare quale sistema operativo volete avviare, tra quelli presenti nella macchina, con un’interfaccia anche in questo caso di tipo Metro.

New Windows 8 Boot Manager?

Ovviamente non tutti possono disporre di un hard disk aggiuntivo. E’ comunque possibile installare Windows Developer Preview in una macchina virtuale (pare al momento che funzioni solo su VirtualBox). L’alternativa è quella di creare un VHD (Virtual Hard Disk) che sarà contenuto nell’hard disk su cui è installato l’attuale versione di Windows, ma che apparirà al boot come un hard disk aggiuntivo. Le istruzioni per eseguire questa operazione (cioè la definizione di un VHD) sono contenute in un post di Scott Hanselman (ved. post alla pagina http://bit.ly/oPw8Hs).

Per quanto riguarda Visual Studio 11 Express Developer Preview, il nuovo .NET Framework 4.5 e il nuovo Team Foundation Server, potete trovare informazioni e documentazione nei portali dedicati:

Visual Studio 11 aggiunge moltissime caratteristiche che permettono di sfruttare la nuova interfaccia di Windows 8, ma non solo: sono state aggiunte anche caratteristiche che permettono la modellazione a 2D e 3D per creare applicazioni avanzate e giochi innovativi, come potete vedere dalle seguenti immagini, tratte dal blog di Jason Zanders.

Le novità non finiscono qui: ci sono novità nel .NET Framework, nell’ambito dei database, nell’ambito della programmazione per la cloud (Windows Azure), il nuovo Team Foundation Service (una versione di Team Foundation Server che sarà messa a disposizione direttamente su Windows Azure), il supporto a tutto il ciclo di vita dell’applicazione, dalla modellazione e progettazione, fino ai test, alla profilazione delle prestazioni, alla distribuzione e così via.

Insomma, di carne al fuoco che n’è molta. Da qui all’uscita della versione RTM di Visual Studio avremo le occasioni per approfondire vari argomenti e per esaminare le novità.

Ricordate che Visual Studio 11 è ancora una "pre-beta", quindi evitate di installarla sulla macchina che utilizzate normalmente, così come vi invito a non installare il .NET Framework 4.5 (anch’esso in pre-beta). E’ sufficientemente stabile, ma non si sa mai, quindi utilizzate un hard disk separato o installateli su una macchina virtuale o su un VHD.

Considerato che è una pre-beta e che solitamente prima di arrivare alla RTM (Release To Market) si passa per una Beta 1 e una Beta 2, è probabile (ma non garantito) che il prodotto finale si chiamerà Visual Studio 2012 e che potrebbe uscire verso l’ultima parte dell’anno 2012. Aspettiamo comunque notizie ufficiali da parte di Microsoft, perché da qui alla RTM la strada è ancora molta…

Menu Start di Windows Developer Preview (il "futuro" Windows 8)

Molti si chiedono come si possa riattivare il menu Start analogo a quello di Vista e di Windows 7, in Windows 8, visto che l’interfaccia è cambiata completamente.

E’ sufficiente modificare il registro di sistema, impostando la chiave RPEnabled:

0 = Menu disattivato (default)
1 = Menu Start classico

RPEnabled si trova nel seguente percorso del registro:

HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Explorer

Visual Studio 11 Developer Preview

Jason Zander, nel suo blog (http://blogs.msdn.com/b/jasonz/archive/2011/09/14/announcing-visual-studio-11-developer-preview.aspx) ha annunciato la disponibilità di Microsoft® Visual Studio® 11 Developer Preview, una versione preliminare della prossima edizione di Visual Studio, e di Microsoft® Team Fondation Server Preview.

Ovviamente, a questa nuova versione è associata una nuova versione anche del .NET Framework e precisamente la versione 4.5.

Al momento può essere scaricato e installato dai sottoscrittori di abbonamento MSDN, appunto per vedere il prodotto in anteprima che non è assolutamente una versione finale: ne consegue che sconsiglio vivamente di installarlo nel vostro usuale computer. Consiglio invece di installare appena possibile Windows 8, in una virtual machine , insieme a questa Preview di Visual Studio 11, in modo da poter sfruttare anche le novità offerte dal nuovo sistema operativo.

Le novità sono veramente tante, dalla grafica e modellazione 3D, al supporto agli sviluppatori di giochi, alla gestione dell’intero ciclo di vita delle applicazioni.

Consiglio quindi di dare un’occhiata all’indirizzo che ho citato più sopra (le immagini riportate sono splendide), ma anche a questi indirizzi:

Restate sintonizzati, perché (ovviamente) parlerò ancora di queste importanti novità.

Conferenza WPC 2011 – 22-23-24 Novembre 2011 – Assago (MI)

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Partecipate alla più importante conferenza italiana sulle tecnologie Microsoft.

Alcune risorse:

Ho appena ricevuto la comunicazione dagli organizzatori della conferenza della mia conferma come speaker per una delle sessioni che ho proposto: "Skype and .NET integration".

Tra breve troverete qui il mio profilo (foto e breve biografia):
http://www.wpc2011.it/speakers.aspx
.

Nella mia sessione proporrò delle modalità per interagire da una nostra applicazione .NET ai servizi di Skype, così da fornire supporto agli utenti dell’applicazione ma anche, per esempio, a un call center.

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Addio a OLE DB

Non è proprio un addio immediato, ci vorrà ancora un po’ di tempo per la sua dismissione.

Certamente l’annuncio di Microsoft è estremamente chiaro: SQL Server "Denali" è l’ultima versione che avrà il supporto a OLE DB, perché Microsoft punta al potenziamento del supporto dello standard "de facto" costituito da ODBC.

OLE DB ha quindi gli anni contati: dall’uscita di SQL Server "Denali" è previsto che il supporto a OLE DB sia mantenuto ancora per 7 anni. Questo permetterà alle software house e agli sviluppatori di avere tutto il tempo necessario a modificare le proprie applicazioni per migrare da OLE DB a ODBC.

Per facilitare questo compito, Microsoft mette a disposizione questa guida (in inglese) e questo forum, dove è possibile discutere sulla migrazione, chiedere suggerimenti e chiarimenti.

Per chiudere, ecco il post che è stato pubblicato sul blog del team MSDN di Microsoft Italia.